Venerdì sono stato a Firenze, partecipando al corso Certified Functional Strength Coach.
Per chi non sapesse di cosa sto parlando, CFSC è la certificazione internazionale della scuola di Mike Boyle, uno dei riferimenti mondiali per quanto riguarda lo strength & conditioning.
Era un corso a cui ambivo e che sognavo, sperando che un giorno fosse sbarcato anche in Italia.
E allora succede che in una noiosa mattina di Luglio, scrollando Facebook scopro che Life Changer Academy avrebbe ospitato il corso a inizio Settembre. Non ci penso due volte, 3, 2, 1 e sono iscritto. Coinvolgo il mio amico e collega Matteo, e via si parte per Firenze!

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Direttamente dagli USA, il metodo CFSC è attualmente uno dei migliori metodi presenti nel panorama della preparazione alla forza funzionale. E già questo bastava per farci gasare come dei leoni! Aggiungeteci che avremmo partecipato alla seconda data in Italia, e si arriva facile facile a sentirsi dei Super Sayan!

Ore 8.30, siamo pronti in Moving Studio per iniziare. Docente del corso Marco Sanchez, uno dei membri di Movement As Medicine, ovvero uno che “every human should move well and move often“. Partiamo subito e iniziamo con del Rolling!
La mattinata prevedeva lo sviluppo e la pratica di tutta la parte di warm-up. Myofascial release, stretching, correctives strategies, plyometrics and power. Come utilizzarli, quali progressioni e regressioni, su quali punti focalizzarsi e come inserirli nella routine di allenamento.
Il corso ha un taglio solo ed esclusivamente pratico, con un approccio da veri professionisti! Niente parte teorica, si fa solo ed esclusivamente pratica.
Marco spiega e dimostra, noi proviamo e riproviamo fino ad avere una buona esecuzione, come se ci stessimo allenando.
Devo ammettere che, in tutti i corsi a cui ho partecipato fino ad oggi, l’unico corso in cui avevo trovato un approccio simili era quello di FMS. Americani, starete pensando! Effettivamente è cosi.

Piramide completa

Pausa pranzo rapida, e nel pomeriggio si parte con la parte di strength, analizzando uno per uno tutti gli schemi motori e gli esercizi che li rappresentano. Deadlift, squat, push-up, press, row, chin-up, anti-rotation, anti-extension. Come sopra, proviamo tutto per filo e per segno, cercando di memorizzare i dettagli di ogni baseline e di tutte le progressions and regressions.

Terminata questa parte, si passa all’esame!
La parte teorica l’avevamo già svolta a casa, prima del corso, con un quiz online. Libro di Boyle, e una libreria di almeno 5-6 ore di video disponibili nell’area riservata.
La parte pratica prevedeva 5 domande, 3 sulla parte strength e 2 sulla parte warm-up and drills. 13 punti a disposizione, bisognava totalizzarne 11 per essere certificati.
Io e Matteo senza perdere troppo tempo veniamo interrogati come secondi. Chiudiamo con un ottimo 13/13 e ci intaschiamo la certificazione. Marco mi chiede deadlift, push-up, anti-extension, bear crawl e hip mobility, con il relativo coaching, quindi spiegazione e dimostrazione come se stessi spiegando a un cliente, e progressioni e regressioni per rendere l’esercizio più o meno difficile. Chiudiamo alla grande una giornata impegnativa e siamo pronti per tornare alla base contenti ed entusiasti!

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Al di là della certificazione intascata, visto anche l’importanza che ha a livello internazionale, siamo tornati contenti di aver preso parte a un corso davvero formativo. Poche perdite di tempo, precisione e massima chiarezza sui punti chiave, tanta pratica con conseguente facilità nell’assimilare i concetti e nel comprenderli, e sopratutto il portare a casa un metodo.
Tante volte, quando si partecipa a un aggiornamento, la paura più grande è quella di uscire dalla porta dell’aula con della grande aria fritta e chiedersi “quindi?!”.
Con CFSC non è successo, con CFSC si porta a casa un metodo di lavoro ben delineato!
Lo consiglio fortemente a tutti i colleghi e addetti ai lavori, consigliandovi anche di farvi un’idea prima del corso di che cosa sia realmente il Functional Training.

Uno degli aspetti più interessanti, è che Boyle è riuscito a strutturare un metodo completo, dalla A alla Z, finalizzato a curare ed insegnare la qualità del movimento, per prevenire gli infortuni, stare meglio e vivere meglio. Con chi è utilizzabile? Con chiunque! Incredibile, vero? Eppure vi posso garantire che è un metodo adattabile a tutti, dai bambini agli anziani, dagli sedentari agli atleti. E questo credo sia uno dei punti più forti che rende la scuola di Boyle uno dei riferimenti a livello mondiale.

Non solo risulta adattabile alle diverse tipologie di clienti, ma è adattabile anche ai diversi tipi di contesto e sport.
Il Functional Training ha un approccio aspecifico. E questo va sottolineato, perché spesso anche noi addetti ai lavori ci facciamo trarre in inganno.
Allenamento Funzionale non vuole significare che sia un allenamento funzionale per un determinato sport o attività, progettando esercizi o movimenti che riproducano gesti simili a quelli dello sport praticato, da svolgere con dei sovraccarichi.
In realtà l’approccio funzionale prevede una programmazione, una metodica di allenamento che rimane identica indipendentemente dalla disciplina praticata.

L’allenamento funzionale, quello vero, può essere definito come una metodologia di allenamento fisico che rispetta e rafforza le FUNZIONI ARTICOLARI (mobilità e stabilità), allenando gli SCHEMI MOTORI, con esercizi che cercando di integrare il sistema nervoso, muscolare e scheletrico, SENZA UTILIZZARE MACCHINARI ISOTONICI.

“Functional training programs train movements, not muscles” (M. Boyle). 

Insomma, un corso sensazionale, ideale per iniziare al meglio la nuova stagione, con tanti spunti nuovi e sopratutto con la voglia di offrirvi ogni giorno un servizio migliore e all’altezza dei vostri bisogni!

Vuoi provare l’allenamento funzionale? #EPIC e #CHECLASSE fanno al caso tuo!
Ti aspetto!!

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ENRICO PALEARI – HOME DELIVERY COACH
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